| mentre Anette salta al discorso dei dolci, le sale alla mente un chiaro ricordo di quando da piccola, dopo essere caduta dall'altalena, la nonna le aveva raccontato "il potere miracoloso dei dolci", una favoletta inventata probabilmente sul momento al fine di farla smettere di piangere ma che le era rimasta nel cuore e nella mente, talmente radicata che in un momento come quello era riuscita, ancora una volta, a ridarle il buonumore e a scacciare la malinconia..
Rivolta ancora ad Anette, le confessa, scherzosamente: E poi lo sanno tutti che i dolci riescono sempre a scacciare i brutti pensieri!!! Secondo me piacciono anche alla piccina! -e in quel momento il suo sguardo si posa proprio sulla piccola bomboniera formato bimbetta- Sìsì! -ritorna a guardare la ragazza- scommetto quello che vuoi!
e si mette a ridacchiare a voce bassa, anche se in fondo al cuore serba ancora un pò di preoccupazione per questa situazione nuova, per le aspettative che forse, chissà, si saranno fatti su di lei, chiedendosi se sarà in grado di sopportare chissà quali strani allenamenti.. Aspettative..già! che diavolo significa: vedremo quali sono le vostre conoscenze? che accidenti vuol dire: dovremo capire?
e un'espressione corrucciata le si dipinge sul volto.
Ma poco dopo aggiunge: comunque chiamami Athi oppure Arach se vuoi! farai prima se magari ti troverai in difficoltà e avrai bisogno di una mano, ok Anette? In fondo, nessuno mi chiama "Agatha", se non all'università quando mi toccava fare un esame e facevano l'appello a voce alta..
e nel pronunciare il suo nome fa una faccia seria e gonfia il petto, come ad imitare i professoroni dell'università terminata qualche anno prima..imposta la vociona, proprio come facevano quei signori e le scappa una risata che riecheggia in tutto il corridoio..
si tappa la bocca con la mano, arrossendo per la vergonga del fracasso bonario appena finito di scatenare e guardando Anette fa gesto di mettersi un dito sulla bocca emettendo un "ssshhh" come a coprire tutti i rumori di qualche istante prima.
si domanda se quel vociare l'abbia sentito anche la mistica e.."oddio" esclama fra sè e sè "e se anche Lei mi ha sentita..sai che figura???"
ma per fortuna, sua in definitiva, ritorna seria e rivolge una domanda, l'ennesima, alla Mistica: mi scusi Signora..avrei un'altra domanda, se permette..
si ferma per un attimo e fa una pausa di silenzio per attendere la risposta, che spera sia affermativa. poi riprende: c'è ancora molta strada da fare? dovremo dividerci? avremo ciascuna un "primo" personale? e..i nostri alloggi? dovremo fare vita separata gli uni dagli altri? avremo possibilità di visitare Avalon?
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