L'Inizio

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Sargon Xavier
view post Posted on 10/1/2009, 14:45




Lentamente il buio sembra diradarsi rivelando un ambiente poco illuminato. Pochi rumori sono presenti in quella sala avvolta nella penombra. Tutti i presenti (per l’esattezza 6) lentamente scendono dai letti. La stanza appare coperta da una volta molto alta e arredata con numerosissimi letti a castello completamente in legno chiaro. La superficie del pavimento è rettangolare, le due pareti lunghe sono completamente occupate dai letti mentre uno dei lati corti è occupato da una enorme porta che appare di legno laccato mentre l’altro lato ospita una vetrata che arriva dal pavimento al soffitto seguendone la volta. Dai vetri non filtra alcuna luce come se al di fuori fosse notte. Il soffitto e il pavimento sono collegati lungo le pareti da una serie di lesene che sembrano sorreggere la volta e agli angoli delle quali viene emessa una lieve luminescenza azzurrognola che sembra apparire l’unica fonte di luce nell’ambiente. Lentamente ecco che alcune figure cominciano a delinearsi mentre scendono dai letti. Quello sembra un luogo sconosciuto a tutti. Lentamente un ragazzo si avvicina alla porta cercando forse una via di uscita da quel luogo. È un ragazzo alto con dei lunghi capelli biondi un po’ arruffati nonostante siano legati in una coda. Indossa abiti comuni, un paio di pantaloni scuri e una felpa comoda da indossare. Si avvicina lentamente alla porta e poi preme la maniglia cercando di aprirla. Dopo un paio di scossoni non sembra essere cambiato nulla.

hey tu!” una voce femminile proviene da una posizione indefinita, da uno dei letti “… riesci ad aprirla?” chiede riferendosi al giovane alla porta.

no…” è l’unica risposta che riesce a ricevere.

Lentamente varie altre sagome sembrano emergere da quel buio avvicinandosi alla porta. C’è un altro ragazzo decisamente più magro nonostante sovrasti il precedente per altezza e veste degli abiti comuni, da lavoro. La ragazza che ha posto la domanda invece è una giovane dai lunghi capelli biondi che alla luce della sala appaiano quasi argentei, indosso un lungo abito elegante, da sera di colore nero o forse blu scuro. Al suo fianco c’è una figura, molto molto più bassa con indosso un abitino bianco che le arriva fino al ginocchio. I capelli sono ordinatamente pettinati in una fontanella al di sopra della testa della piccola. Il volto della bimbetta non sembra spaventato ma gli occhioni verdi sono lucidi come se trattenesse le lacrime mentre tiene per mano l’altra ragazza di molto più grande.

bèh?” chiede la ragazza bionda ai due ragazzi “com’è che non siete in grado di aprire quella porta?” il tono è abbastanza scocciato e arrogante. L’unica risposta che riesce a ricevere però è una scrollata di spalle da parte del ragazzo biondo che si mette ad osservare i cardini dell’uscio mentre l’altro sconosciuto si volta, dopo aver osservato la serratura, e con semplicità risponde “sembra bloccata…” conclude tornando a guardare attraverso il buco.

 
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+Black+Diamond+
view post Posted on 11/1/2009, 21:33




"e allora, se sei più brava di loro, provaci tu no?" interviene con freddezza una voce..è una voce nervosa, che nasconde una certa inquietudine..

da uno dei letti si alza una ragazza mora, capelli lunghi, folti e ricci..
è alta, slanciata, fisico asciutto e muscoloso..
avanza verso la ragazza bionda, la guarda fissa negli occhi e poi posa il suo sguardo sulla bimbetta..le sorride dolcemente..

la bimba, per nulla spaventata a differenza delle altre persone presenti, le sorride di rimando..

un sorriso che pare per un attimo illuminare la stanza.

La giovane va verso la porta e inizia a studiarla, come a carpirne il suo punto debole e trovare un sistema per poterla aprire.
Poco dopo però si ritrae un poco come a riflettere su una possibile soluzione. Nulla da fare, pensa. Ed emette un sospiro come per mascherare l'ansia che la sta pervadendo.
 
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×°PinkDiamond°×
view post Posted on 12/1/2009, 20:14




Nell'angolino del letto rimane con gambe ritirate al petto avvolte dalle braccia come se volesse legarle. Silenziosa ascolta ciò che gli "estranei" della stanza ribadiscono.Scrutando il luogo circostante vede una graziosa bambinetta sembra molto delicata ed elegante che tiene la mano ad una donna un pò scontrosa , e poco piu vicino una ragazzina , anzi una bella ragazza alta e slanciata sembrerebbe una modella , e poi due ragazzi entrambi impegnati ma non fa caso a come sono o meno .

Lei silenziona e un pò solitaria non fa caso a quello che succede , non ha paura o così vuo far sembrare sposta i lunghi crini corvini verso la spalla destra come se le dessero fastidio vicini al volto, pelle limpida e morbida labbra carnose e rosee.

Rimane silente non muove nessuna parte del corpo per poi aspettare il susseguire della vicenda.
 
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Sargon Xavier
view post Posted on 13/1/2009, 16:15




La ragazza bionda sgrana appena gli occhi come se fosse offesa anche solo dal fatto che quella sconosciuta mora le rivolga la parola. Uno sguardo di disprezzo viene mosso dagli occhi chiari verso la figura di Agatha, apparentemente meno composta. La squadra con superiorità soffermandosi sui lineamenti del suo volto per poi discendere sull’abbigliamento della sconosciuta. Una semplice scossa del capo mentre Agatha si allontana dirigendosi verso la porta. Non le risponde nulla preferendo chinarsi verso la piccola che ora le rivolge lo sguardo come in cerca di risposte a domande non poste. Mentre rimane chinata la ragazza bionda lancia qualche occhiata all’uscio come per tenere d’occhio gli sviluppi dello studio dell’apertura.
Mentre avvengono questi scambi di battute il lavoro nei pressi della porta, da parte dei due ragazzi, prosegue in modo intenso tradendo il desiderio di entrambi di uscire da quel luogo. Sembra che abbiano deciso di provare a sfondare la porta, ma come Agatha può intuire, essa è piuttosto resistente e difficilmente potrebbe essere sopraffatta dalla forza bruta. I cardini risultano saldi e così il meccanismo di chiusura che è riuscito a spezzare il piccolo pezzo di metallo che il più giovane dei due ragazzi, quello con i capelli corti e scuri, ha usato per provare a forzarlo.
Ogni tentativo sembra del tutto inutile, quell’uscio apparentemente normale, si dimostra assolutamente invalicabile.

I due ragazzi compiono due passi indietro cercando di guadagnare distanza dalla superficie di legno seguendo l’esempio di Agatha che a sua volta si è ritratta a pensare su come uscire. La bimbetta nella penombra sembra indicare un letto alla figura bionda al suo fianco, il letto occupato da Anette che è rimasta lì immobile come se non avesse ancora ripreso conoscenza. Lentamente la coppia si avvicina al letto e silenziosamente osserva la bruna che rimane lì immobile apparentemente svenuta. Non dicono nulla al momento limitandosi ad osservare. Intorno alla porta non rimane più nessuno ed ecco che il lucchetto scatta automaticamente con un suono fragoroso facendo catalizzare l’attenzione di tutti in quella direzione. La ragazza bionda e la bambina si voltano verso l’uscio di scatto e la piccola si avvicina di più alla gamba della ragazza quasi cercasse protezione da parte di ella; i due ragazzi rimangono immobili visibilmente stupiti da quel rumore inatteso che viene seguito dall’aprirsi dei battenti delle due porte apparentemente senza nessun motivo.
Dopo alcuni secondi una figura comincia ad avanzare nella stanza, è un uomo sulla sessantina, dal fisico magro nascosto da un abbigliamento elegante ma decisamente curioso: una casacca color verde scuro dall’aspetto marziale, quasi fosse una divisa accompagnata da un paio di lunghi pantaloni della stessa tonalità. Il tessuto risulta indefinibile ma la figura ha un portamento elegante e fiero e con li occhi squadra una ad una tutte le figure dei presenti. I capelli argentei sono pettinati ordinatamente in una coda dietro la schiena dell’uomo che porta una sottile barba attorno al mento dello stesso colore del crine. Una volta estratte le mani dalle tasche le batte in modo deciso e la sala viene invasa da un bagliore bianco e i presenti possono notare che la luce azzurrognola di poco prima è stata sostituita da una bianca simile a quella dei neon ma non è possibile individuare alcun neon contro il muro come se la luce provenisse dall’angolo stesso.

Al battere delle mani dell’uomo entrano altre due figure questa volta completamente avvolte in un’armatura dorata da cui pendono dei drappi rosso porpora, portano con loro una figura femminile priva di sensi e la appoggiano con delicatezza su un letto nei pressi della porta. Non dicono nulla ma si voltano e con un lieve rumore metallico dovuto alle armature escono dalla sala.

“Benvenuti!” afferma il primo individuo comparso, l’unico che si frappone tra i giovani e la porta. Si rivolge a loro con educazione ed eleganza, il tono è caldo e pacato, tono di una persona abituata a parlare in pubblico, sicura di sé e delle proprie convinzioni. “immagino vi stiate chiedendo per quale motivo vi trovate qui e soprattutto chi sia io, bene, mi presento subito, il mio nome è Llannowar Ardeghaist e sono il vice rettore dell’Accademia!” detto questo compie un lieve inchino rivolgendosi ai presenti che sono decisamente stupiti di fronte a quell’apparizione inaspettata e curiosa. “spero che il vostro risveglio sia stato per lo meno adeguato e sono pronto a rispondere a ogni vostra domanda…” detto questo riporta le mani in tasca in attesa.

 
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+Black+Diamond+
view post Posted on 13/1/2009, 22:34




Agatha, nel vedere i tentativi a vuoto dei due giovani, si lascia scappare un sorrisetto beffardo..E' qui che emerge il suo lato ironico, in situazioni come questa..situazioni nelle quali una persona normale si metterebbe a strepitare o maledire chi li ha rinchiusi là dentro..

Solo una cosa non le è chiara: perchè rinchiudere anche una bimba? che piano si cela dietro a tutto ciò? a che scopo questa "trovata" così poco divertente? chi c'è dietro tutto questo?

E proprio nel monento in cui sta per sbottare in un "PorcacciadiquellaMiseriacc...." ecco che la porta magicamente si apre! Il rumore dapprima le fa paura ma nel momento in cui i battenti si aprono ecco che in lei s'insinua finalmente il sapore della libertà da una "prigionia" piena di interrogativi.
Agatha, con incredulità e sgomento, sgrana gli occhioni viola ed emette un flebile "Oooh" di meraviglia.

Il vecchio che sta entrando le fa quasi paura ma in un certo senso anche rabbia..la sua aria così calma e pacata la stomaca a tal punto da farle ribollire il sangue!
Lei, creatura fiera ed energica, mal sopporta situazioni in cui si sente schiacciata da chi, come in questo caso, l'ha costretta ad una situazione a lei estranea, e per giunta senza una possibile motivazione.
Ma attende anche lei in silenzio, come tutti gli altri personaggi, un possibile sviluppo della vicenda.

La luce bianca che il vecchio fa apparire la acceca ma in un certo senso la incuriosisce come daltronde tutto in quella stanza..compresa la ragazza che viene appoggiata sul letto ancora priva di sensi.

Ma mentre sta con gli occhi sbarrati a fissare la giovine, ecco che il vecchio inizia a parlare. Dice cose strane a suo parere e soprattutto senza fornire la benchè minima spiegazione.
Lo lascia finire di parlare e prontamente interviene porgendogli con tono deciso e freddo, tipico di chi svolge la sua professione e in modo che non traspaiano le sue vere emozioni, alcune domande in rapida successione:

"Mi scusa, signore..potrei porle qualche domanda? Che significa "Accademia"? o meglio..Accademia di cosa?" tira un breve respiro come per recuperare ancora di più la concentrazione e focalizzare bene che cosa vuole sapere in realtà da lui.
Prosegue "Come siamo giunti qui? e da ultimo..Dove siamo tanto per saperlo?"

Gli sorride in modo garbato, come a lasciargli intendere di aver terminato anche se i suoi dubbi non sono esauriti in quelle poche e in apparenza semplici domande.
Infatti, manca la domanda essenziale e cioè: "Perchè?" ma quella ritiene che non sia ancora giunto il momento di porla al vecchietto per cui si scosta un poco di più dalla porta, indietreggiando.
 
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×°PinkDiamond°×
view post Posted on 14/1/2009, 15:03




Tira la testa indietro come se stesse per sbuffare prendendo aria con la bocca gonfiando
leggermente le gote, apre gli occhi grandi sbattendoli un paio di volte ,questo perchè si
eran leggermente arrossati porta i lunghi crini indietro e cambia posizione .

Nota il susseguirsi della vicenda la ragazza "studiosa"che scruta la porta con attenzione,
i due uomini forse non tanto "forti"come volessero far sembrare
e le due" pupe"che si avvicinano verso di lei. Inarca ilsopraciglio , e con un pizzico di nervosismo si inizia a mordere il labbro .

Appoggia la mano su quel pezzo di legno chiaro che serve per sostenere il letto superiore e con un piccolo balzo scende dal letto.Appoggia i suoi piedi nudi scalzi come se avesse perso le sue scarpe e fa scendere giù lungo il corpo longilineo e magro
, fin troppo anche ,l'abitino .

Indossa una vestina scura tendente al nero o cos' sembra con quella poca
luce che vi filtra ,nella stanza , sembra di seta o qualcosa di simile .
Al collo un collarino stretto nero con qualche strassetto di davanzi.

Dopo essersi sistemata fa qualche passo avanti per poi vedere la porta
aprirsi e vedere la ragazza svenuta che viene portata nel letto ,i due con l'armatura e quel vecchio, strano e un pò appariscente.

Non spetta nulla e con passo più lesto si avvicina verso al vecchio. Ode ogni sua parola .Spetta che la "studiosa" finisca di fare le su edomande per poi con voce non molto preoccupata ma piuttosto curiosa :

" Cosa è questa Accademia? e Sopratutto Perchè Siamo qui,Perchè Noi ?"
conclude
con un lungo sospiro. E attende risposta.
 
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majin veggy
view post Posted on 14/1/2009, 15:58




Luce. Accecante. Le fa male agli occhi. Apre e chiude velocemente le palpebre. Qualcosa di morbido. Un letto. E' su un letto. Sente delle voci. Non riesce a capire cosa stiano dicendo. Non riesce a dare dei volti alle voci che sente. Poi una fitta. Qualcosa che fa male. Alla spalla sinistra. Dove si trova? Non ricorda. Vuole alzarsi. Non ci riesce. Si sente terribilmente stanca. Come un atleta dopo la lunga corsa. Come è arrivata lì? Non ricorda. Mette a fuoco in un istante. C'è un uomo con una tunica. E' dinanzi ad altre persone. Tre donne, forse e una bambina. Ci sono anche due ragazzi. Non si muove. Studia la stanza. E' strana, troppo. E quel vecchio, è lui che merita tutta la sua attenzione.
Cosciente. Resta cosciente. Si dce.
Prova a muovere le mani, senza attirare attenzione. Riesce a muoverle. Come anche le gambe. Perfetto: andare via. Non le importa dove si trovi, nè chi siano quelle persone. Andare via. La porta è aperta.
Che strana porta... Osserva.
Sì. E' pronta. I muscoli non le duolono più. E' pronta. La porta. A due passi da lei. E' sufficiente alzarsi. Uscire. Tornare dov'era... Ma dov'era? Dov'era prima di ritrovarsi lì? Non lo ricordava. Andare via. E' pronta. Ora. Si alza di scatto.

 
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Sargon Xavier
view post Posted on 16/1/2009, 11:58




L’uomo appare attento ai movimenti di tutti i presenti, con estrema naturalezza lascia passare lo sguardo grigio da una figura all’altra nonostante siano a diversa distanza da lui. La prima ad intervenire è Agatha che si pone in modo decisamente freddo e ironico di fronte al modo di fare strano ma certamente elegante e composto dello sconosciuto. L’uomo scuote il capo:
“non è con l’ironia che potrai imporre la tua persona, Agatha…”
afferma chiamandola per nome, come se la conoscesse da una vita e quasi fosse un nonno per lei, poi aggiunge:
“bèh, sul dove ci troviamo, non è difficile rispondere, siete stati tutti richiamati a casa, nella vostra terra natale, Avalon…” parla con calma e tranquillità mentre osserva le reazioni di tutti i presenti.
È in un clima di stupore generale per quella rivelazione che i movimenti di Morwen appaiono quasi come un fulmine ma ciò non sembra impensierire l’anziano signore che le rivolge un sorriso, lo sguardo grigio si fissa negli occhi di lei mentre ella si muove rapida verso la porta:
“Morwen!!” la chiama con un tono deciso e autorevole “non ritengo che sia il caso che tu abbandoni questa sala prima che le spiegazioni siano terminate!!” [Abilità in uso: Dominazione] le parole dell’uomo per i presenti non sembrano nulla di particolare se non un invito un po’ forte, ma dentro Morwen nasce un desiderio irrefrenabile di terminare quella corsa e di stare all’interno di quella sala dove si trovano tutti.

Una volta che la ragazza termina la sua corsa, l’uomo distoglie lo sguardo da ella ma quella sensazione sembra solo affievolirsi e non svanire del tutto. L’uomo riprende a parlare “siete stati richiamati in queste terre perché il pericolo per le vostre vite è terminato, o meglio ora non è più così forte, quindi potete riprendere gli studi… l’Accademia è proprio il posto in cui ognuno di voi perfezionerà la propria preparazione nei campi del sapere a lui affini…”
Mentre parla è evidente il disappunto del ragazzo biondo che sembra decisamente insofferente a quei discorsi, comincia a sbuffare lanciando sguardi rapidi e interessati alla porta alle spalle dell’individuo che non sembra fare caso a quel comportamento.
“e allora? Cosa vorrebbe dire tutto questo? Io abitavo sulla Terra, non in questa fantomatica Avalon! Se è uno scherzo è di pessimo gusto!!” afferma dopo un po’ sbottando con un tono decisamente elevato e aggressivo.
“signorino Syrio, forse è il caso che moderiate i vostri modi di fare, ma sono sicuro che il Prefetto a cui verrete affidato saprà addestrarvi a dovere e così per tutti voi. Ognuno di voi verrà affidato ad un prefetto che affinerà le vostre conoscenze nell’arte per cui siete portati e poi ognuno di voi sceglierà quale strada percorrere per il suo futuro in questo regno. Ora dimenticate le vostre vite precedenti, tornate ad essere Figli del Consiglio in questa terra che vi appartiene dalla vostra nascita. Voi siete i figli di esponenti molto importanti del Consiglio che governa queste terre e siete stati allontanati in passato per evitare le minacce della rivoluzione che ha destabilizzato Avalon. Ora il periodo di pericolo è trascorso e siete stati richiamati in questo vostro regno dove tornerete ad essere chi eravate alla nascita.”

Altre parole, altre apparenti spiegazioni che risultano estremamente complesse e fantasiose, tanto da apparire irreali e irrazionali. Il ragazzo biondo appare decisamente scettico, mentre quello moro, quello più giovane non sembra nemmeno parte di questo mondo. La bimba piccola osserva con la bocca semi aperta per lo stupore quell’individuo mentre l’altra ragazza, quella bionda ha perso per alcuni attimi la sua freddezza e il suo distacco apparendo per una volta vulnerabile a quella notizia. Mentre parla l’uomo alle sue spalle si avvicinano altre tre figure: uno è un uomo, massiccio e robusto nonostante non sia altissimo, indosso degli abiti che non appaiono eleganti come quelli dell’altro uomo ma piuttosto sembrano una corazza meccanica affiancata a vestiti di fattura comune, quasi medievaleggianti; al suo fianco è presente una donna, vestita di bianco con un lungo abito dall’aspetto elegante e sottile che nasconde una figura esile, pallida e non molto alta, di ragazza che da poco ha superato i vent’anni. La terza figura che avanza appare decisamente più particolare…
“questi sono i vostri Prefetti… a loro dovrete rispetto ed obbedienza…” conclude il vecchio attendendo le reazioni dei giovani.

 
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Selkir
view post Posted on 16/1/2009, 16:13




Un suono strano la precede e riecheggia nei corridoi,come il suono di grossi tacchi di legno..con irritazione nota qualche occhiataccia da parte degli sporadici servitori affaccendati..mentre borbotta sommessamente tra sè -mpf..manco se fossi un animale..o non conoscessi l'etichetta..che fastidiosi..-le iridi smeraldine guizzano da una parte all'altra dei corridoi che si aprono lungo il loro percorso,a posarsi irritati su le figure che compaiono di tanto in tanto a rassettare e lucidare 'tutto per l'imminente ritorno dei loro ospiti..se ospiti si posson definire..'un sorriso le si disegna sulle labbra ben definite,mentre sempre più incuriosita dal poter vedere coi propri occhi i ragazzi,resasi conto d'esser rimasta indietro affretta l'andatura sbrigandosi a seguire i prefetti ed il vice rettore e sogghignando alle espressioni allibite e colme di disappunto mal celato da parte della servitù.I capelli che le nascondono le orecchie le ondeggiano placidi al movimento ondeggiante del suo corpo, aggiungendo dei riflessi dorati e ramati a quelli argentei dell'armatura che ne avvolge il busto umano evidenziando appena le forme femminili altrimenti celate.Indossata per l'occasione col solo intento di fare un po' di scena(manco passasse inosservata altrimenti),un cinturone metallico le avvolge la vita,o almeno così sembra nella penombra.
Sogghignando tra sè con espressione divertita sul viso dai lineamenti fini attende un'istante osservando i colleghi davanti a sè prima di entrare anch'ella nel cerchio di luce bianca che inonda l'ingresso alla stanza e la sala stessa dove sono alloggiati gli ospiti.Con le iridi luccicanti lancia un'occhiata a Llannowar per poi posare l'attenzione sui ragazzi in attesa di osservare le loro reazioni e senza distogliere lo sguardo ,si avvicina lentamente alle spalle del vicerettore per poi proferire con un tono sommesso in modo da esser udita soltanto da lui-..si direbbe che non sai proprio come catturare l'attenzione eh?..rispetto è obbedienza..così su due piedi..mah.. è come chiedere di punto in bianco a un soldato di fare il bucato e pretendere che non infilzi il sapone con la spada appena gli scivola dalle mani..lasciali abituare un po' all'idea!..mah..stai perdendo il tuo tatto..-il tono è colmo di canzonatorio rispetto,mentre un sorriso allegro le si disegna per un istante sulle labbra rosee.lentamente, facendo scorrere lo sguardo sui presenti si scosta lateralmente dal vice rettore ,attenta a non urtare o importunare troppo i suoi colleghi con la sua mole, semi nascosta dai prefetti e dal vicerettore stesso,tramite i quali si intravede appena una sorta di pelliccia in tinta coi capelli,di un color beige sabbia che ne avvolge il corpo dalla vita in giù o almeno questo è il poco che s'intravede,mentre ad ogni suo passo rumoroso il busto dell'armatura le tintinna addosso infastidendola.Restando semi nascosta ai presenti,quello che si intravede di lei da dietro gli altri personaggi è il busto e il viso,che sporgono da dietro gli altri figuri a causa della sua altezza,il resto del corpo è semi nascosto e lascia appunto intravedere appena minuscole porzioni del manto di pelliccia che la avvolge dalla vita in giù
 
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+Black+Diamond+
view post Posted on 16/1/2009, 17:18




Agatha guarda il vecchio con aria scocciata..e risponde sommessamente, borbottando: "ok, ok..non ti scaldare però.."
poi tra sè e sè pensa: "Ma quanta arteriosclerosi può avere questo? Casa? Avalon? Ma che sta dicendo?..chissà se s'è fatto di cose naturali oppure è delirio dovuto ad uno squilibrio dipeso dall'età.."
e mentre rimugina ciò le scappa un sorrisetto che riesce a mascherare abbassando il capo e nascondendo il viso con i lunghi capelli color dell'ebano.

in quel mentre, il fluire delle parole dell'anziano cessa d'improvviso e si rompe in un ammonimento a Morwen, la ragazza che fino a poco prima giaceva ancora svenuta su uno dei letti..
"Ah, Morwen.." si dice tra sè "..mi ricorderò di questo nome.."
Agatha rimane impressionata da quanto velocemente la giovane torni indietro sui suoi passi e qualcosa la insospettisce in verità ma continua ad ascoltare le parole di quel signore.
I suoi pensieri però vengono resi concreti quando uno dei due giovani interviene. In fondo è ancora ciò che sta pensando: uno scherzo! Già già..

Ed è qui che le viene da chiedere delucidazioni sulla sua storia..
Forse..è di questo che ha sempre avuto paura?
Forse..è di questo che ha sempre sospettato?
Che sia questa la sua "vera casa"?
E la sua "vera famiglia"? Chi è che le ha dato la vita?
e il suo pensiero corre a Jani e ai suoi genitori..
a chi davvero l'ha allevata, chi l'ha cresciuta, chi era con lei quando era felice o quando stava male..

Immersa com'è nei suoi pensieri non si accorge subito dell'ingresso dei Prefetti..
La donna vestita di bianco attira immediatamente la sua attenzione.."cavoli, è molto bella" pensa.
Per la verità le ricorda Galadriel, la Dama del Bosco Oscuro del famoso romanzo di Tolkien, ma..ha qualcosa di diverso, particolare si direbbe..
Ma chi davvero la incuriosisce è la donna che entra per ultima!
Decisamente una figura bizzarra!..Non c'è che dire..
E quel cinturone poi..quasi quasi ne vorrebbe uno simile anche per lei! Chissà, magari le starebbe pure bene..

-Chi sarà mai?- le risuona nella testa. Ed inizia così a congetturare sulla possibile identità di questo personaggio così particolare.
 
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×°PinkDiamond°×
view post Posted on 19/1/2009, 14:49




Borbotta tra se e se come se tutto quello che stesse dicendo quel vecchio non le importasse o almeno così vuol far capire. Si sposta , attraversando la stanza,per poi appoggiare la schiena su di una parete per mettersi diciamo "comoda" visto che sembra che la discussione sia lunga . In un secondo momento alza la gamba destra indietro piegandola del tutto ad angolo retto per poi appoggiar il piede flesso su di ella parete. Scuote il capo per poi giocar con una ciocca dei suoi lunghi crini con l'indice della mancina. Si guarda attorno e ... quella ragazza Morwen così pare chiamarla il vecchio come se la conoscesse già da prima . Il suo movimento quell'improvvisa voglia di rimanere nella stanza quale poco prima aveva intenzione di scappare e il suo viso , quasi di un colore tendente al bianco , come se avesse un malessere o semplicemente avesse paura. E il suo sguardo perso nel vuoto come se avesse ricevuto un comando, un ordine , forse quel vecchio non era tanto ingenuo o magari strano come si pensasse. Le sue parole la fanno pensare , paura è quella che tiene o semplice curiosità ? . La sua vita , forse lei non era nemmeno del pianeta terra o la gente che l'ha cresciuta non l'hanno messa loro a mondo . Che succede non è un sogno e tutto realtà . Non rifiuta questo mondo anzi gli da un opportunità di vivere questo pezzo di vita in un accademia . L'accademia si ma di cosa ? Innalza lo sguardo verso i tre prefetti coloro che gli insegneranno un qualcosa ed infine lancia un sguardo che si trova dietro al vecchio alla donna tanto appariscente che sembra un clown per come si è conciata " non siamo mica nell'era medievale" . Borbotta tra se e se . E' tutto strano o semplicemente ai nostri occhi sembra strano.Socchiude gli occhi e attende il susseguirsi della vicenda per poi perdersi con lo sguardo nel vuoto a pensare
 
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Sargon Xavier
view post Posted on 22/1/2009, 09:47




L’uomo anziano rimane quindi silenzioso per alcuni attimi mentre i Prefetti si posizionano appena dietro di lui, alle sue spalle. Lo sguardo scuro si sposta sui presenti con calma, come se attraverso quegli occhi potesse carpire la loro anima e i loro pensieri, chissà che non sia davvero così…
Si sofferma alcuni attimi sul ragazzo che non aveva ancora parlato, quello più giovane, che è ancora lì con la bocca spalancata, assolutamente assuefatto alla meraviglia di quella situazione e delle parole che ha sentito fino a quel momento. La bocca è semi aperta e lo sguardo fisso su quegli individui dall’aspetto decisamente insolito.
Ecco comparsi i tre Prefetti che si dispongono alle spalle del Vice Rettore. Solo uno di questi Prefetti sembra articolare parola, ma non è possibile per i ragazzi sentire ciò che gli dice. Un live sorriso però viene fatto nascere da quelle parole sulle labbra di Llannowar che si limita a scuotere il capo con fare quasi sarcastico “hanno tempo per imparare, in fondo anche voi siete qui per questo…” afferma in risposta e questa volta anche i ragazzi possono udire quelle parole.
L’anziano signore rivolge al giovane, che non aveva abbandonato con lo sguardo fino ad ora, un sorriso e poi distoglie lo sguardo tornando serio e fissando gli altri ragazzi presenti di fronte a lui. Quindi con calma fa un passo a lato e con la mano indica l’individuo con quella specie di armatura meccanica che ogni tanto rilascia lievi sbuffi di vapore.
“bene, continuiamo con le presentazioni…dunque, lui è Jared Bremett, Prefetto Tecnico e Armaiolo dell’Accademia, se doveste aver bisogno di qualche equipaggiamento particolare, non avete che da rivolgervi a lui o a qualcuno dei suoi Primi… al suo fianco c’è Rinie Pallaran” nel dire così sposta la mano e lo sguardo verso la dama in bianco che rivolge loro un lieve e composto inchino appena accennato “il nostro Prefetto Mistico, nonché primo medico delle terre di Avalon. Mi sembra chiaro per cosa dobbiate rivolgervi a lei…” afferma quindi con un sorriso scontato sul viso. A questo punto la mani si alza per andare ad indicare la figura che svetta dietro tutte le altre. I due Prefetti già presentati si spostano facendo spazio alla donna che fino a quel momento era rimasta in secondo piano. Ora lo sguardo di tutti i presenti può essere concentrato su quella strana figura. “eccoci giunti al Prefetto mancante… lei è Atumna Behowsh, Prefetto Militare e capo della difesa dell’Accademia.” Finito di parlare sposta lo sguardo sui giovani presenti e con calma afferma, bene, a quanto pare abbiamo terminato le presentazioni, direi che forse potrebbe essere il caso che ognuno di voi si presentasse agli altri, non vi ho detto che da ora in poi vi troverete a lavorare spesso insieme anche tutti quanti…” conclude quindi spostando lo sguardo da uno all’altro come se li conoscesse esattamente tutti mentre attende che qualcuno di loro prenda la parola.

 
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Selkir
view post Posted on 23/1/2009, 00:03




Ascolta con attenzione le parole del vicerettore mentre osserva i volti dei ragazzi.
Un sorrso le increspa le labbra al pensiero delle loro possibili espressioni,già ha scorto delle note di disappunto più o meno evidenti qua e là..e come biasimarli..senza dubbio per loro le sorprese sono appena cominciate..
Attende impaziente che i due prefetti si scostino,mentre sorride ai giovani in segno di saluto appena Llannowar pronuncia il suo nome.Gli occhi verdi leggermente a mandorla le si tirano ancor più sugli zigomi in due fessure luccicanti di divertimento.Avanza nello spazio offertole dai due figuri,ora si può distinguere chiaramente la provenienza del rumore sordo che produce ad ogni passo,e anche la vera natura degli squarci di pelliccia che s'intravedevano.A livello della vita,o meglio del bacino,il corpo le si continua in quello di un misto tra cervo e cavallo,come una sorta di centauro ,il colore del mantello è il medesimo dei capelli,ossia color sabbia che assume dei riflessi dorati nella luce.
Gli arti sono snelli,simili a quelli dei cavalli ,ma leggermente più sottili,come poco più sottile è la struttura ossea e corporea.Gli zoccoli sono doppi,come nel cervo,neri e lucidi.Ciuffi di pelo più lungo originano dagli stinchi e raggiungono gli unghioni fino a coprirli parzialmente.Infine la coda è ricoperta da lunghi crini di una tonalità leggermente più scura rispetto al mantello,ed è identica a quella equina.
Senza distogliere le pupille dai ragazzi,troppo concentrata a scrutare i volti dei giovani,perde il controllo sugli impulsi del momento e segue un istinto tanto improviso quanto inconscio ,sposta così il peso sugli altri tre arti mentre solleva l'anteriore destro portandolo in avanti di pochi decimetri e posandolo appena al pavimento, mantenendo comunque la gamba un poco flessa, per poi riportarlo rapidamente accanto all'altro anteriore urtando il pavimento con forza ed emettendo un tonfo secco che riecheggia nella stanza e nel corridoio retrostante,mentre la coda nevrile frusta l'aria dall'alto in basso in un sibilo con un movimento rapido,prima di tornare immobile coi crini che dondolano appena.
Curiosa e divertita attende le reazioni dei presenti.Non spiega il perchè di quella forma,non sa se il vicerettore introdurrà egli stesso l'argomento,attende in silenzio faticando a tenere a freno movimenti rapidi e nervosi che le impone la sua natura,dettati dal leggero fastidio al senso di chiuso che le trasmette quel luogo.
 
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+Black+Diamond+
view post Posted on 24/1/2009, 20:42




Si sente scrutata, -Perlamiseria, perchè quel vecchio ci osserva? Che abbia ancora qualcosa d'altro da dire?
Che voglia sconvolgere ancora di più la nostra vita? Che voglia spedirci con questi tizi strambi?-
Poi quella frase...-Imparare? ohmammacara...Anche qui? -pensa.

Ad ogni modo cerca di stamparsi così una a una nella sua mente le informazioni che vengono snocciolate: nomi, abilità, caratteristiche...
-Si sa mai che tutte 'ste cose possano servire no?- e probabilmente sarà così.

Tenta di apparire distaccata ma al contempo attenta. Cerca di mantenere tutta la sua calma e lucidità. Si ripete: -Stai calma Agatha! Sangue. Freddo.-
In realtà però vorrebbe sbottare in un -Allora??? Quando viene la parte pratica? Su! Basta parlare!-

Non è una personcina troppo passiva. Anzi, il contrario e tutte queste spiegazioni e presentazioni la stanno un attimino tediando.

Le parole di Llannowar sembrano quasi ipnotizzarla, e lei, immobile, occhi sgranati, è intenta a cogliere il profondo significato di ogni singola parola pronunciata dall'uomo!
Certo, sono cose molto distanti dalla sua realtà quotidiana, da ciò a cui era abituata prima di essere catapultata in quella stanza e..in quella situazione.

Il personaggio di Jared non le ispira granchè..0 meglio..non le ispira fiducia e rimane perplessa e pensierosa.
Quando l'anziano passa alla presentazione del Prefetto Mistico ne rimane estasiata. Wow! Il Medico di Avalon! e resta per alcuni secondi con lo sguardo fisso su di lei.

Infine è la volta di Autumna, essere davvero inconsueto e..meraviglia! -E' un centauro!!!- pensa. E resta a bocca aperta per diversi minuti, giusto il tempo x capire che l'anziano signore li ha invitati a presentarsi uno per uno.
In quel momento, si riprende in fretta e repentinamente formula un qualcosa di decente da dire in sua presentazione.


Edited by +Black+Diamond+ - 25/1/2009, 00:30
 
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+Black+Diamond+
view post Posted on 29/1/2009, 20:52




SPOILER (click to view)
Come da accordi presi con Sargon, posto IO l'azione di Pink perchè lei ha problemi con il pc..
Scusate il disagio..


Rimane ferma al suo posto, lasciando che il suo guardo si incanti verso terra come se stesse pensando o semplicemente fissando le mattonelle di quella stanza semi buia, quasi per allontanarsi dal tutto il mondo che circonda. Con la mancina porta i capelli che le cadono davanti a gli occhi dietro l'orecchio "incastrandoli", in modo che nn le possano coprire di nuovo il suo sguardo.
Scrolla un pò la testa per poi alzarla di scatto e guardare il susseguirsi della storia, una storia complicata che se ci pensa la impressiona.
Alza le braccia in avanti per poi con un gesto lesto incrociarle al petto, più o meno sotto il piccolo seno. Palesa lo sguardo verso i tre prefetti, quella donna il prefetto mistico la affascina molto, la incanta, la scruta in ogni suo movimento e aspetto. Una donna angelica ecco cosa sembra. Soave e sembrerebbe gentile. Poi posa lo sguardo sugli altri prefetti ma quella che la colpisce al momento è
il centauro o così sembra di essere. CHe figura incantevole qui sembrano tutti di essere diversi e avere un tocco di magia tutti, qualcosa di misterioso e curioso. Il centauro sembra essere nervoso dai scatti che ha, ma saranno quei movimenti che nn si possono controllare visto che è mezzo umano e mezzo animale.
Con movimento lesto fa girare la testa portandola indietro in senso orario come se un piccolo ago le avesse punto e infiammato la parte destra del collo, per poi successivamente appoggiare la mano gelida in quel esatto punto,....un momento di sollievo. Emette un lieve sospiro che fuoriesce dalle carnose e rosee labbra per poi scostare di scatto la testa dirigendosi versoil tonfo/rumore fatto dagli enormi zoccoli del centauro sbattuti contro il pavimento.
Rimane silenziosa nessun pensiero le passa per la testa, e riporta lo sguardo verso terra a fissar il pavimento.




Edited by +Black+Diamond+ - 29/1/2009, 21:21
 
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