| Che cos'è? Storia, Origini, Rischi, Tendenze e..Molto molto di Più! ^______^
Buona Lettura!!!
Il termine piercing (dall'inglese to pierce: perforare) indica la pratica di forare alcune parti superficiali del corpo allo scopo di introdurre oggetti in metallo, spesso arricchiti con pietre preziose, come abbellimento.I piercing sono tutt' ora utilizzati molto fra i giovani come forma di giovinezza.
Il piercing ha, probabilmente, origini antiche o preistoriche. Lo scopo principale sarebbe stato distinguere i ruoli assunti da ogni membro all'interno della tribù, al fine di regolare i rapporti tra i vari individui sia nel quotidiano che durante le cerimonie, rendendo immediatamente palese tutta una serie di informazioni sull'individuo e al suo rapporto con il gruppo di appartenenza.
In particolare, il piercing all'ombelico è nato in Egitto; gli antichi Egizi lo utilizzavano come segno di regalità. Il piercing ai capezzoli, il cosiddetto nipples, era molto probabilmente diffuso già tra i centurioni romani come segno di virilità e coraggio; inoltre veniva spesso utilizzato dalle antiche donne romane, poiché considerato un modo per abbellire ed ingrandire i seni. I marinai di un tempo credevano che forare il lobo acutizzasse la vista (utile, dato che il posto di vedetta era fra i più ambiti) e portavano orecchini d'oro, potenziale compenso per chi, se fossero morti in mare, avesse seppellito il corpo restituito sulla spiaggia: il loro spirito, altrimenti, avrebbe vagato inquieto per l'eternità. Pare inoltre che i marinai che accettavano rapporti omosessuali comunicassero la loro disponibilità al resto della ciurma portando l'orecchino, a differenza di tutti gli altri, al lobo destro.
Uno degli aspetti tipici che si affrontano nel parlare di questa pratica sono le condizioni igieniche nelle quali operarla e le accortezze indispensabili a evitare la contrazione di malattie e infezioni. La prima regola da seguire è rivolgersi esclusivamente a centri che rispettino le indicazioni date dal Ministero della Sanità: utilizzare solo strumenti sterilizzati, evitando per esempio le pistole spara orecchini soprattutto se si vanno a forare cartilagini (nell'impatto si crepano internamente). Questo arnese, derivato da quello per forare le orecchie al bestiame (!),non è sterilizzabile a causa della sua costruzione stessa, e diventa così un potenziale portatore di contaminazione incrociata di virus e batteri molto pericolosi. Inoltre, l'impatto della punta arrotondata del gioiello provoca un foro lacerato, nella maggior parte dei casi di difficile guarigione. Molto meglio un ago monouso, che, fra le altre cose, provoca meno dolore. Il piercing è sconsigliato a chi utilizza una protesi valvolare: oltre a causare infezioni potrebbe portare a disturbi visivi di vario genere. Le zone più delicate dove fare il piercing sono genitali e superfici cutanee eccessivamente lisce (i cosiddetti surface). L'infezione, causa la penetrazione di batteri infettivi nel corpo, può arrivare così a compromettere l'attività di cuore, reni e fegato. Quando si toglie il gioiello dal foro è necessario avere le mani pulite e disinfettate. Se la zona è arrossata o è presente del pus non bisogna togliere il gioiello, onde evitare infezioni; in questi casi, se l'arrossamento non passa, la cosa opportuna da fare è rivolgersi a un medico. Una malattia molto pericolosa che si può contrarre tramite il piercing in condizioni igieniche non idonee è l'epatite. In sintesi, se volete rivolgervi a uno studio che esegue tatuaggi o body piercing, controllate: 1.la sala d'aspetto sia separata dalla sala di lavoro da una porta e non da una tenda e la buona pulizia del luogo, 2.l'utilizzo di materiale sterilizzato in autoclave e aghi monouso, 3.fate domande riguardo a dubbi e chiarimenti PRIMA di eseguire eventuali "modifiche".
Il piercing è praticato dal 20,5% degli adolescenti aventi un'età compresa ta i 15 e i 19 anni (in Italia è necessario il consenso dei genitori qualora il ragazzo sia minorenne), per il 27,5% femmine, 14% maschi. La parte del corpo più utilizzata è l'orecchio (89%), seguita dal naso (56%) e dall' ombelico, adornato con brillantini e anellini utilizzati soprattutto dalle ragazze. Altre zone molto comuni sono la lingua, molto in crescita soprattutto negli ultimi anni, il sopracciglio, piercing tipicamente maschile e il contorno delle labbra.
Molte persone si sottopongono a questa pratica per un puro fattore di abbellimento del proprio corpo, per poter vantare una diversità o una similitudine con gli altri. Altre persone lo fanno in quanto ritengono che alcuni tipi di piercing, in particolare quelli ai genitali e il tongue (quello alla lingua) aumentino il piacere nel raporto sessuale.
La maggior parte dei piercing non provocano forte dolore al momento della foratura (eccetto per il foro a genitali o capezzoli) bensì è il post-foro, come nel caso del tongue, a provocare fastidi e gonfiori per circa una settimana.
Che ne pensate? Avete piercing? Se sì, come è stata la vostra esperienza? Condividete quanto riportato qui sopra?
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